Sapere come furono le prime espressioni artistiche dell’uomo è un’esperienza unica. Pertanto, se sei una persona curiosa di scoprire quando e come tutto ebbe inizio, continua a leggere, perché nelle grotte preistoriche della Cantabria, nel nord della Spagna, troverai alcune risposte.
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Grotta di Altamira
Dichiarata patrimonio mondiale dall’UNESCO nel 1985, custodisce uno dei complessi pittorici più importanti della Preistoria ed è persino stata definita la “Cappella Sistina dell’arte del periodo quaternario”. L’imponente insieme di bisonti e le impronte delle mani sulla roccia l’hanno resa famosa in tutto il mondo. Per preservarne la conservazione, non è consentita la visita, ma potrai inoltrarti in una replica, la Neogrotta del museo di Altamira, che si trova a pochi metri dall’originale. Altamira ha segnato un punto di svolta e dalla metà degli anni ‘80 molte grotte preistoriche sono state dichiarate patrimonio mondiale. Alcune, come quelle indicate di seguito, sono visitabili e sono considerate un autentico tesoro.
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Grotta del Chufín
Fu abitata dall’uomo circa 18.000 anni fa e la potrai trovare nella splendida zona della valle del fiume Nansa. Durante la visita potrai percorrere il suo ampio vestibolo (con numerose pitture raffiguranti cerve e un bisonte) e in seguito una zona dal soffitto basso per poi raggiungere un’ampia sala con le rappresentazioni artistiche più spettacolari e un lago di straordinaria bellezza. Per raggiungere la grotta bisogna prendere la strada CA-181 e poi la deviazione verso la località di Riclones. Da lì, varie indicazioni ti porteranno all’ingresso della grotta.Secondo la leggenda, Chufín, il personaggio da cui prende il nome, nascose nella grotta un prezioso tesoro. Nessuno riuscì mai a trovarlo. Tuttavia, quello che sicuramente potrai trovare sono meravigliose pitture di color rosso, sia sul soffitto che sulle incisioni più esterne nell’area del vestibolo.
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Grotta di Hornos de la Peña
Se vuoi scoprire dove vissero gli ultimi uomini di Neanderthal del nord della penisola e i primissimi homo sapiens della Cantabria, questa grotta preistorica è la tua meta ideale. Accoglie i suoi visitatori con l’incisione di un imponente cavallo. Questa è, infatti, una delle poche incisioni che si conservano ancora in una zona esterna.Gli esperti ritengono che la grotta fu abitata circa 14.000 anni fa. Per poter vedere di persona una pittura che rappresenta una figura umana con fattezze animali (che rievoca elementi sciamanici o religiosi), devi raggiungere la località di San Felices de Buelna (CA-170). Da lì, all’altezza della frazione di Rivero, bisogna prendere la strada in direzione della frazione di Tarriba. Una volta giunti a questa località, bisogna proseguire per circa due chilometri lungo la strada che conduce al monte Tejas, dove si trova la Peña de los Hornos.
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Grotta di El Castillo
Una delle prime pagine della Preistoria fu scritta grazie alle tracce trovate in questo luogo, in quanto esistono prove che dimostrano che questa grotta fu abitata ben 150.000 anni fa. Ha avuto inoltre un ruolo centrale per poter ordinare in sequenza la Preistoria nelle quattro fasi attualmente conosciute. Sul monte Castillo, vicino al fiume Pas, si trovano quattro grotte preistoriche. La varietà delle incisioni al loro interno è piuttosto vasta: impronte umane, pitture di cervi e cavalli, così come simboli il cui significato resta sconosciuto. Inoltre, la diversità di stili, tematiche e tecniche pittoriche è l’elemento che rende unica questa grotta in tutta la Spagna. Si raggiunge dalla N-623 (Puente Viesgo), prendendo la strada CA-730 verso le grotte del monte Castillo. Dopo un chilometro e mezzo, si arriva a un parcheggio da cui, percorrendo a piedi circa 70 metri, si può raggiungere il Centro di interpretazione.
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Grotta di Las Monedas
Situata anch’essa sul Monte Castillo, presenta tracce della sua occupazione risalenti al Paleolitico. Ti sorprenderà non solo con i suoi disegni di alcuni degli ultimi animali preistorici che popolarono la cornice cantabrica, ma anche con le formazioni calcaree come stalattiti, colonne, colate policrome o stalagmiti. Questa grotta si trova a meno di 600 metri da quella di El Castillo.
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Grotta di El Pendo
Da questa grotta, scoperta nell’anno 1878, furono portate alla luce alcune meraviglie artistiche come un bastone di comando, un osso con disegni di cavalli o incisioni di uccelli e cavalli sulle pareti. Il ritrovamento di questa grotta rivestì un ruolo fondamentale per poter studiare l’arte paleolitica del sud dell’Europa. Per conoscere in prima persona i suoi tesori storici, una volta raggiunta la località di Revilla de Camargo (CA-623), bisogna prendere la deviazione per la CA-240 a Puente Arce. All’altezza di Escobedo de Camargo, occorre imboccare la direzione verso la frazione di El Churi, dove si trova la grotta.
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Grotta di Covalanas
Nella località di Ramales de la Victoria ti innamorerai della vista che si può ammirare dall’ingresso di questa grotta. La sua entrata infatti è un belvedere dal quale si possono contemplare le valli dei fiumi Calera e Gándara. Questa è stata la seconda grotta a essere scoperta nella cornice cantabrica dopo quella di Altamira e resterai veramente impressionato davanti alle sue formazioni di pietra e alle sue incisioni di animali formate da punti, linee e numerosi simboli.
Ricorda che per scoprire queste grotte puoi prenotare online il tuo ingresso. Scegli quella che vuoi visitare o, meglio ancora, organizza un itinerario per scoprirne diverse.