
Musei sulla moda spagnola per ispirare lo shopping
«Ho sempre amato il rosso, da quando ho memoria, ma l'ho scoperto e mi ha conquistato dopo il mio primo viaggio in Spagna»: Sono le parole del famoso stilista Valentino sull'origine del suo colore più iconico. Anche tu puoi trovare ispirazione per dare glamour al tuo shopping nel nostro Paese visitando i musei della moda spagnoli. Capi, tessuti, accessori, artigianato, calzature, materiali... Vi sorprenderà vedere come lo stile di un tempo diventi oggi una tendenza.
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Museo del Traje (Museo della Moda) CIPE (Madrid)
Perché è così specialeGli oltre 1.000 pezzi che compongono la mostra permanente rappresentano solo l'1% delle collezioni conservate. Questa collezione unica e incomparabilmente ricca lo rende uno dei più importanti musei del suo genere in Europa. Nelle sue vetrine, che vengono frequentemente rinnovate per motivi di conservazione, abiti e tessuti storici convivono con i modelli più moderni e spettacolari. Si evidenzia la sua collezione di abiti di alta moda spagnola, dove sono rappresentati tutti i grandi nomi come Balenciaga, Pedro Rodríguez, Manuel Pertegaz ed Elio Berhanyer, tra gli altri. Senza dimenticare il gran numero di opere di Mariano Fortuny y Madrazo che possiede; ha anche importanti esempi degli stilisti che hanno rinnovato la moda spagnola dalla fine del XX secolo, oltre a una collezione completa di haute couture e prêt-à-porter internazionale in cui sono presenti tutti i principali marchi della moda contemporanea.Vuoi un'anteprima di quello che potrai vedere? Ecco qui il link alla visita virtuale.Come arrivareSi trova nella zona di Ciudad Universitaria a Madrid. È possibile raggiungerla facilmente con i mezzi pubblici, utilizzando la metropolitana (linee 3 e 6, fermate Moncloa e Ciudad Universitaria) o gli autobus (linee 46, 82, 83, 132, 133 e G).Bonus: Cosa fare nella zonaIl museo dispone di un favoloso giardino di oltre 25.000 metri quadrati dove è possibile passeggiare. Nelle vicinanze potrai ammirare il Tempio di Debod, presso il Parco del Oeste, o godere delle vedute offerte dal belvedere del Faro di Moncloa.
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Museu del Disseny (Barcellona)
Perché è così specialeIl museo di Barcellona custodisce un'importante collezione di moda spagnola. Il suo patrimonio spazia dal XX secolo ai giorni nostri, includendo il lavoro di designer in attività. Non mancano i grandi riferimenti dell'epoca d'oro dell'alta moda spagnola, rappresentati da un'ampia collezione di abiti di Cristóbal Balenciaga, Pedro Rodríguez, Asunción Bastida, Carmen Mir e Santa Eulalia. Mostra anche il fenomeno del prêt-à-porter con modelli di Paco Rabanne, Manuel Pertegaz, Elio Berhanyer, Margarita Nuez, Antonio Miró e Sybilla, tra gli altri rinomati stilisti. Tra gli accessori, spicca la collezione di cappelli di Balenciaga e Pedro Rodríguez, e di altre prestigiose aziende di Barcellona. Inoltre, il museo va oltre l'abbigliamento, poiché possiede un'ampia collezione di fotografie di moda che spazia dall'inizio del XX secolo ai giorni nostri. Come arrivareSi trova nell'edificio Disseny Hub Barcelona, in Plaça de les Glòries. È raggiungibile con i mezzi pubblici con la linea 1 della metropolitana (fermata Glòries), con gli autobus (linee 7, 192, X1, H12, V23, N2, N7), con il tram (linee T4, T5 e T6, fermata Glòries) e con il treno locale-Rodalies (linee R1, R2, R3, R4, R11 e R12, fermate Arc de Triomf e El Clot-Aragó).Bonus: Cosa fare nella zonaNelle vicinanze è possibile salire al punto panoramico di Torre Glòries per avere una vista a volo d'uccello su Barcellona. È inoltre possibile visitare il Mercat dels Encants (la Fira del Bellcaire): un mercato allestito all'aperto il lunedì, mercoledì, venerdì e sabato, dove si possono trovare articoli di moda, arredamento, antiquariato, prodotti nuovi e vintage, articoli originali e gastronomia.
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Museo Cristóbal Balenciaga (Getaria, Gipuzkoa)
Perché è così specialeOspita la più grande collezione di pezzi creati da Cristóbal Balenciaga, il più importante e influente haute couturier spagnolo del XX secolo. Un genio la cui maestria e visione innovativa gli valsero l'ammirazione dei colleghi contemporanei (Christian Dior lo definì «il maestro di tutti noi»). Balenciaga concepì i suoi abiti come opere d'arte e così si mostrano nel museo dedicato alla sua eredità, allestito nella nativa cittadina di Getaria. Scoprirete come ha reinterpretato la tradizione spagnola, la sua carriera personale e professionale e la sua importanza nel mondo della moda. Inoltre, il centro dispone di una scuola di moda rivolta al pubblico professionale e organizza laboratori per adulti e famiglie nell'ambito del suo programma di apprendimento.Troverai maggiori informazioni sullo stilista spagnolo cliccando sul link La Spagna attraverso gli occhi di Balenciaga sul nostro sito web www.spain.info.Come arrivareIl villaggio di pescatori di Getaria si trova a 25 chilometri da Donostia-San Sebastián e a circa 80 chilometri da Bilbao. È raggiungibile in auto tramite l'autostrada AP-8 e la strada N-634, e in autobus da Donostia (linee UK09, UK10 e UK11).Bonus: Cosa fare nella zonaIl Museo Cristóbal Balenciaga si trova in un edificio annesso al Palazzo Aldamar, residenza estiva di una delle prime clienti del couturier, la marchesa Casa-Torres. Basta una breve passeggiata per raggiungere il centro storico e il porto, da dove parte il sentiero che conduce all'emblematico monte di San Antón de Getaria.
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Museo Manuel Piña (Manzanares, Ciudad Real)
Perché è così specialeLo stilista Manuel Piña è uno dei nomi chiave della moda spagnola della fine del XX secolo. Icona della »movida« madrilena e promotore della Passerella Cibeles (oggi Mercedes-Benz Fashion Week), ha svolto un ruolo fondamentale nel rilancio del settore e nell'internazionalizzazione del made in Spain. Originario della Castiglia La-Mancia, ha riscosso un enorme successo con i suoi capi di maglieria e le collezioni spettacolari, che coniugano tradizione e artigianato con il design più moderno e all'avanguardia. Nella provincia di Ciudad Real, una grotta-cantina in una casa padronale nella sua cittadina natale, Manzanares, accoglie il museo che conserva i suoi favolosi abiti e rende omaggio alla sua figura.Come arrivareManzanares è facilmente raggiungibile su strada (superstrade A-4 e A-43, nazionali N-310 e N-430), in autobus e in treno (collegamenti con Madrid, Barcellona, Andalusia, Estremadura e Comunità Valenciana).Bonus: Cosa fare nella zonaOltre ad ammirare i principali monumenti della città, gli appassionati di formaggio non possono lasciarsi sfuggire Museo del Formaggio Manchego. Se vuoi saperne di più sull'artigianato tessile tradizionale della Mancia, vieni a visitare il Museo del Merletto e del Pizzo nella bella cittadina di Almagro, situata a circa 40 chilometri di distanza.
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Altri musei della moda e dell'abbigliamento per trarre ispirazione
In Spagna ci sono altri spazi la cui visita vi riempirà di idee e creatività per sfruttare al meglio le vostre giornate di shopping nel nostro Paese: - Museo Automovilístico y de la Moda (Málaga): uno spazio in cui l'arte dei veicoli d'epoca si fonde con l'haute couture, grazie a una collezione di moda composta da capi vintage appartenenti a marchi e stilisti rinomati. Costumi e modelli sono esposti in due diverse mostre che ruotano ogni sei mesi. - Museo de la Seda (Valencia): Per più di tre secoli, l'industria e il commercio della seta sono stati tra i più importanti di Valencia. In molti negozi e laboratori della città si possono ammirare delicati disegni e prodotti in seta, o moda realizzata con seta dipinta a mano. In questo museo si scopre la storia di uno splendido patrimonio artigianale, che si può ammirare ogni anno nei tipici abiti indossati dalle donne durante le feste delle Fallas. - Museo del Calzado (Elda, Alicante): vanta la migliore collezione di scarpe al mondo. Quello che è indubbio è che l'industria calzaturiera di Alicante è un punto di riferimento del settore di grande prestigio internazionale. Questo museo permette ai visitatori di conoscere l'artigianato dei calzolai, la storia della calzatura e l'evoluzione del suo design attraverso tutti i tipi di scarpe, con pezzi originali dal XIV secolo ai giorni nostri.




